Quando e come verniciare il legno

- La verniciatura del legno è uno dei lavori che si esegue soprattutto nei mesi estivi, ma è fortemente sconsigliata l’applicazione di una qualsiasi vernice su una superficie esposta al sole, perché la vernice asciugherebbe troppo velocemente e non avrebbe quindi il tempo necessario per asciugarsi in maniera uniforme e graduale.
Se possibile, si consiglia di verniciare a temperatura ambientale compresa tra 10 e 25 gradi centigradi.

- I serramenti e quasi tutti i manufatti di legno all’origine vengono trattati con una vernice dall’aspetto satinato. É buona cosa considerare questo aspetto perché, applicando una vernice lucida/brillante, risulterà evidente la differenza estetica.
Una vernice lucida riflette le immagini come uno specchio.
Una vernice satinata riflette solo la luce (quasi tutti gli oggetti di legno sono all’origine verniciati con una vernice satinata).
Una vernice opaca non riflette la luce (è come il legno grezzo).

- Il legno nuovo o rigenerato (sverniciato/levigato fino al grezzo) può essere verniciato con qualsiasi tipo di vernice (sia a base acqua che a base solvente).
E' importante che il legno, prima di essere verniciato, sia pulito, asciutto e ben levigato.
Le superfici sverniciate devono essere anche ben pulite con un diluente nitro per eliminare tutti i residui dello sverniciatore prima di iniziare il nuovo trattamento di verniciatura.

- Se si desidera verniciare con una vernice all’acqua un legno già verniciato con una vernice a base solvente o viceversa, per favorire l’adesione del nuovo tipo di vernice, carteggiare bene la superficie fino a togliere tutto ciò che non è perfettamente ancorato al legno.

 

 

Quando e come verniciare il legno

- La verniciatura del legno è uno dei lavori che si esegue soprattutto nei mesi estivi, ma è fortemente sconsigliata l’applicazione di una qualsiasi vernice su una superficie esposta al sole, perché la vernice asciugherebbe troppo velocemente e non avrebbe quindi il tempo necessario per asciugarsi in maniera uniforme e graduale.
Se possibile, si consiglia di verniciare a temperatura ambientale compresa tra 10 e 25 gradi centigradi.

- I serramenti e quasi tutti i manufatti di legno all’origine vengono trattati con una vernice dall’aspetto satinato. É buona cosa considerare questo aspetto perché, applicando una vernice lucida/brillante, risulterà evidente la differenza estetica.
Una vernice lucida riflette le immagini come uno specchio.
Una vernice satinata riflette solo la luce (quasi tutti gli oggetti di legno sono all’origine verniciati con una vernice satinata).
Una vernice opaca non riflette la luce (è come il legno grezzo).

- Il legno nuovo o rigenerato (sverniciato/levigato fino al grezzo) può essere verniciato con qualsiasi tipo di vernice (sia a base acqua che a base solvente).
E' importante che il legno, prima di essere verniciato, sia pulito, asciutto e ben levigato.
Le superfici sverniciate devono essere anche ben pulite con un diluente nitro per eliminare tutti i residui dello sverniciatore prima di iniziare il nuovo trattamento di verniciatura.

- Se si desidera verniciare con una vernice all’acqua un legno già verniciato con una vernice a base solvente o viceversa, per favorire l’adesione del nuovo tipo di vernice, carteggiare bene la superficie fino a togliere tutto ciò che non è perfettamente ancorato al legno.

 

LA CARTEGGIATURA DEL LEGNO

Come, quando e perchè carteggiare il legno

- La carteggiatura e la verniciatura del legno grezzo si eseguono sempre seguendo la direzione della venatura del legno stesso.

- Il legno che è stato ben levigato da grezzo mostra i colori e le venature naturali più intense e meglio definite.

- La carteggiatura di una superficie di legno verniciato, anche se a volte può sembrare superflua, serve per favorire e migliorare l’ancoraggio della vernice che si va ad applicare ed è l'unico modo per verificare il reale stato di degrado della superficie.
Questo aspetto è importante perché non ha alcun senso applicare un qualsiasi prodotto su una superficie che in realtà si è già degradata ed applicare una nuova vernice sarebbe un lavoro inutile.
Passando un abrasivo fine (carta grana 400) su tutta la superficie che deve essere rinnovata (ad esempio una porta o persiana da esterno) si possono notare diversi effetti dati dalla stessa leggera carteggiatura.
La parte superiore dell’infisso, che è poco esposta alle intemperie, ha la vernice in ottime condizioni e quindi la leggera carteggiatura ha semplicemente pulito la superficie.
Scendendo verso il basso si trova la vernice che, essendo più esposta alle intemperie, si è già logorata ed ha perso le caratteristiche originali che garantivano la tenuta sul legno e quindi la leggera carteggiatura ha “sbriciolato” la pellicola superficiale di vernice.

- Quale carta abrasiva usare:
- Per carteggiare il legno in profondità e rimuovere la pellicola superficiale di una vecchia vernice usurata/rovinata, usare una carta abrasiva grossa (grana 80/120).
- Per levigare un legno grezzo che deve essere impregnato, tinteggiato o verniciato, carteggiare con carta abrasiva media (grana 180/240).
- Quando la superficie verniciata risulta ruvida e comunque, prima di applicare l’ultima mano di vernice, è importante levigare finemente la superficie per eliminare eventuali imperfezioni o residui, carteggiando bene il supporto con una carta abrasiva fine (grana 320/400).

- La resa di un impregnante per legno o di una vernice può variare in relazione al tipo di legno usato e da come è stato carteggiato.
La stessa tonalità di impregnante risulterà di colore più intenso se applicato su un legno più morbido o carteggiato con carta abrasiva grossa, perché l’impregnante può penetrare più velocemente ed in profondità nel legno.




 

 

LA CARTEGGIATURA DEL LEGNO

Come, quando e perchè carteggiare il legno

- La carteggiatura e la verniciatura del legno grezzo si eseguono sempre seguendo la direzione della venatura del legno stesso.

- Il legno che è stato ben levigato da grezzo mostra i colori e le venature naturali più intense e meglio definite.

- La carteggiatura di una superficie di legno verniciato, anche se a volte può sembrare superflua, serve per favorire e migliorare l’ancoraggio della vernice che si va ad applicare ed è l'unico modo per verificare il reale stato di degrado della superficie.
Questo aspetto è importante perché non ha alcun senso applicare un qualsiasi prodotto su una superficie che in realtà si è già degradata ed applicare una nuova vernice sarebbe un lavoro inutile.
Passando un abrasivo fine (carta grana 400) su tutta la superficie che deve essere rinnovata (ad esempio una porta o persiana da esterno) si possono notare diversi effetti dati dalla stessa leggera carteggiatura.
La parte superiore dell’infisso, che è poco esposta alle intemperie, ha la vernice in ottime condizioni e quindi la leggera carteggiatura ha semplicemente pulito la superficie.
Scendendo verso il basso si trova la vernice che, essendo più esposta alle intemperie, si è già logorata ed ha perso le caratteristiche originali che garantivano la tenuta sul legno e quindi la leggera carteggiatura ha “sbriciolato” la pellicola superficiale di vernice.

- Quale carta abrasiva usare:
- Per carteggiare il legno in profondità e rimuovere la pellicola superficiale di una vecchia vernice usurata/rovinata, usare una carta abrasiva grossa (grana 80/120).
- Per levigare un legno grezzo che deve essere impregnato, tinteggiato o verniciato, carteggiare con carta abrasiva media (grana 180/240).
- Quando la superficie verniciata risulta ruvida e comunque, prima di applicare l’ultima mano di vernice, è importante levigare finemente la superficie per eliminare eventuali imperfezioni o residui, carteggiando bene il supporto con una carta abrasiva fine (grana 320/400).

- La resa di un impregnante per legno o di una vernice può variare in relazione al tipo di legno usato e da come è stato carteggiato.
La stessa tonalità di impregnante risulterà di colore più intenso se applicato su un legno più morbido o carteggiato con carta abrasiva grossa, perché l’impregnante può penetrare più velocemente ed in profondità nel legno.




 

LA COLORAZIONE DEL LEGNO

Quando e come colorare il legno

- Applicando un determinato colore di tingente oppure di impregnante per legno (Esempio: noce) su 2 diversi tipi di legno (Esempio: abete-legno di colore chiaro e rovere-legno di colore medio/scuro), si ottengono due diverse tonalità di legno colorato perché il colore originale del legno è differente.
Inoltre, con la maturazione del legno (che avviene nel periodo di alcuni mesi), i due tipi di legno dimostreranno una diversa tonalità di colore perché il legno stesso, invecchiando, diventa più scuro (poco più scuro l’abete, ma molto più scuro il rovere).

- Prima di effettuare un qualsiasi trattamento, per verificare il colore e l’aspetto estetico, si consiglia di provare il prodotto su una superficie di legno uguale a quella da trattare.

- Il legno vecchio/stagionato assorbe il colore molto più del legno nuovo e quindi, se nella fase di manutenzione serve applicare un impregnante colorato è preferibile scegliere una tonalità più chiara rispetto al colore originale del manufatto.

- Tutte le varianti di colore dello stesso prodotto, possono essere miscelate tra loro e quindi si possono ottenere diverse tonalità di colore.

- Nel caso in cui si desideri dare alla superficie di legno un colore più chiaro dell’esistente, oppure, per trattare con l’impregnante un legno smaltato, occorre sverniciare, levigare ed asportare tutti i residui del vecchio trattamento fino ad ottenere una superficie perfettamente pulita come se si trattasse di legno nuovo e grezzo.
Per verificare che la superficie sia perfettamente pulita è sufficiente versare del solvente (acquaragia) ed accertarsi che il liquido riesca a ravvivare il legno in modo uniforme (deve apparire l’effetto bagnato). Se non appare l’effetto bagnato in modo uniforme su tutta la superficie, significa che sul legno sverniciato ci sono ancora dei residui della vecchia vernice che devono essere rimossi con la carteggiatura.
E’ molto importante che il legno possa assorbire in modo uniforme il nuovo trattamento di verniciatura e lasciare eventuali residui della vecchia vernice, significa ritrovare dei difetti estetici sulla superficie dopo la verniciatura.

 

LA COLORAZIONE DEL LEGNO

Quando e come colorare il legno

- Applicando un determinato colore di tingente oppure di impregnante per legno (Esempio: noce) su 2 diversi tipi di legno (Esempio: abete-legno di colore chiaro e rovere-legno di colore medio/scuro), si ottengono due diverse tonalità di legno colorato perché il colore originale del legno è differente.
Inoltre, con la maturazione del legno (che avviene nel periodo di alcuni mesi), i due tipi di legno dimostreranno una diversa tonalità di colore perché il legno stesso, invecchiando, diventa più scuro (poco più scuro l’abete, ma molto più scuro il rovere).

- Prima di effettuare un qualsiasi trattamento, per verificare il colore e l’aspetto estetico, si consiglia di provare il prodotto su una superficie di legno uguale a quella da trattare.

- Il legno vecchio/stagionato assorbe il colore molto più del legno nuovo e quindi, se nella fase di manutenzione serve applicare un impregnante colorato è preferibile scegliere una tonalità più chiara rispetto al colore originale del manufatto.

- Tutte le varianti di colore dello stesso prodotto, possono essere miscelate tra loro e quindi si possono ottenere diverse tonalità di colore.

- Nel caso in cui si desideri dare alla superficie di legno un colore più chiaro dell’esistente, oppure, per trattare con l’impregnante un legno smaltato, occorre sverniciare, levigare ed asportare tutti i residui del vecchio trattamento fino ad ottenere una superficie perfettamente pulita come se si trattasse di legno nuovo e grezzo.
Per verificare che la superficie sia perfettamente pulita è sufficiente versare del solvente (acquaragia) ed accertarsi che il liquido riesca a ravvivare il legno in modo uniforme (deve apparire l’effetto bagnato). Se non appare l’effetto bagnato in modo uniforme su tutta la superficie, significa che sul legno sverniciato ci sono ancora dei residui della vecchia vernice che devono essere rimossi con la carteggiatura.
E’ molto importante che il legno possa assorbire in modo uniforme il nuovo trattamento di verniciatura e lasciare eventuali residui della vecchia vernice, significa ritrovare dei difetti estetici sulla superficie dopo la verniciatura.

I CASI PARTICOLARI DEL LEGNO

Come risolvere alcuni casi particolari

- Le superfici di legno trattate con olio paglierino o con lucidanti a base di silicone, anche se non presentano difetti superficiali, possono risultare irrimediabilmente danneggiate perché l’olio paglierino crea uno strato superficiale untuoso che assorbe e trattiene la sporcizia mentre il silicone crea una barriera che impedisce l'ancoraggio di qualsiasi tipo di vernice.
Si raccomanda quindi, come consiglio per la manutenzione del legno, un’accurata carteggiatura e pulizia delle superfici con un diluente, prima di iniziare un qualsiasi trattamento del legno già trattato con olio paglierino o lucidanti.

- Per eseguire una stuccatura ottimale con lo stucco in pasta di legno (Stuccolegno), si consiglia di scegliere un colore simile o eventualmente poco più scuro del legno da riparare.
Se invece si deve stuccare un legno che verrà tinteggiato, applicare lo stucco nel colore uguale al tingente scelto, anche se il legno grezzo è molto più chiaro.
Nel caso in cui non ci sia lo stucco dello stesso colore del tingente, prendere uno stucco di colore chiaro (pioppo o frassino) e miscelarlo/colorarlo con lo stesso tingente con il quale si tingerà successivamente il legno (Tival Color Tingilegno).

- Per eseguire una stuccatura ottimale con lo stucco Tap Filler, data la particolare composizione del prodotto, scegliere il colore più simile alla tonalità originale del legno da riparare: Abete per stuccare un legno chiaro, Noce per il legno scuro e Ciliegio per il legno rossiccio.
Anche se il legno sarà da tinteggiare, Tap Filler assorbirà perfettamente il colore della tinta o dell’impregnante sia a base acqua che a base solvente.

- Il legno tarlato può essere risanato in diversi modi: iniettando l’antitarlo con una siringa direttamente nei fori creati dal tarlo (per eliminare le uova eventualmente lasciate dall’insetto) oppure applicando l’antitarlo a pennello su tutta la superficie.
Nel caso in cui, con l’applicazione dell’antitarlo sulla superficie non si riesca ad eliminare il problema, occorre applicare il prodotto in abbondanza oppure, se possibile, applicare l’antitarlo per assorbimento immergendo l’oggetto di legno in un contenitore e, subito dopo, coprire l’oggetto tarlato con un telo di plastica per evitare che l’antitarlo evapori prima di raggiungere l’effetto desiderato.
Lasciare l’oggetto coperto con il telo di plastica per 2/3 giorni.

- Il tempo necessario per l’essiccazione completa della vernice applicata può sensibilmente variare in relazione al tipo di legno trattato (e da come è stato levigato) e dalle condizioni ambientali del luogo dove si trova il legno verniciato (temperatura ed umidità ambientali).

- Tutti i prodotti vernicianti sono formulati per essere applicati alla temperatura di 20°C con umidità relativa del 60%. Più ci si allontana da questi valori e tanto più potrebbe variare il tempo necessario per l’essiccazione ottimale della vernice.

 

I CASI PARTICOLARI DEL LEGNO

Come risolvere alcuni casi particolari

- Le superfici di legno trattate con olio paglierino o con lucidanti a base di silicone, anche se non presentano difetti superficiali, possono risultare irrimediabilmente danneggiate perché l’olio paglierino crea uno strato superficiale untuoso che assorbe e trattiene la sporcizia mentre il silicone crea una barriera che impedisce l'ancoraggio di qualsiasi tipo di vernice.
Si raccomanda quindi, come consiglio per la manutenzione del legno, un’accurata carteggiatura e pulizia delle superfici con un diluente, prima di iniziare un qualsiasi trattamento del legno già trattato con olio paglierino o lucidanti.

- Per eseguire una stuccatura ottimale con lo stucco in pasta di legno (Stuccolegno), si consiglia di scegliere un colore simile o eventualmente poco più scuro del legno da riparare.
Se invece si deve stuccare un legno che verrà tinteggiato, applicare lo stucco nel colore uguale al tingente scelto, anche se il legno grezzo è molto più chiaro.
Nel caso in cui non ci sia lo stucco dello stesso colore del tingente, prendere uno stucco di colore chiaro (pioppo o frassino) e miscelarlo/colorarlo con lo stesso tingente con il quale si tingerà successivamente il legno (Tival Color Tingilegno).

- Per eseguire una stuccatura ottimale con lo stucco Tap Filler, data la particolare composizione del prodotto, scegliere il colore più simile alla tonalità originale del legno da riparare: Abete per stuccare un legno chiaro, Noce per il legno scuro e Ciliegio per il legno rossiccio.
Anche se il legno sarà da tinteggiare, Tap Filler assorbirà perfettamente il colore della tinta o dell’impregnante sia a base acqua che a base solvente.

- Il legno tarlato può essere risanato in diversi modi: iniettando l’antitarlo con una siringa direttamente nei fori creati dal tarlo (per eliminare le uova eventualmente lasciate dall’insetto) oppure applicando l’antitarlo a pennello su tutta la superficie.
Nel caso in cui, con l’applicazione dell’antitarlo sulla superficie non si riesca ad eliminare il problema, occorre applicare il prodotto in abbondanza oppure, se possibile, applicare l’antitarlo per assorbimento immergendo l’oggetto di legno in un contenitore e, subito dopo, coprire l’oggetto tarlato con un telo di plastica per evitare che l’antitarlo evapori prima di raggiungere l’effetto desiderato.
Lasciare l’oggetto coperto con il telo di plastica per 2/3 giorni.

- Il tempo necessario per l’essiccazione completa della vernice applicata può sensibilmente variare in relazione al tipo di legno trattato (e da come è stato levigato) e dalle condizioni ambientali del luogo dove si trova il legno verniciato (temperatura ed umidità ambientali).

- Tutti i prodotti vernicianti sono formulati per essere applicati alla temperatura di 20°C con umidità relativa del 60%. Più ci si allontana da questi valori e tanto più potrebbe variare il tempo necessario per l’essiccazione ottimale della vernice.

I CONSIGLI UTILI

L’esperienza che serve per lavorare correttamente

- I prodotti protettivi per il legno da esterno (impregnanti e vernici) non hanno resistenza all’usura, ai graffi ed a tutte le sollecitazioni ai quali sono quotidianamente sottoposti un tavolo, un mobile o una sedia da cucina e quindi si sconsiglia l’uso di questi prodotti per il trattamento di mobili per interno.

- Una vernice per mobili non ha le caratteristiche necessarie per proteggere un manufatto di legno posto all’esterno della casa e quindi si sconsiglia l’uso di questi prodotti per il trattamento di porte e finestre.

- Una vernice per parquet non ha le caratteristiche necessarie per proteggere una superficie di legno posto all’esterno della casa e quindi si sconsiglia l’uso di questi prodotti per il trattamento di pedane e pavimentazioni da giardino.

- Agitare e mescolare bene il prodotto prima e durante l’uso. Tutti i prodotti sono formulati miscelando più materie prime che, essendo differenti per natura, con il passare del tempo si vanno inevitabilmente a separare.

- Leggere sempre le caratteristiche del prodotto, le istruzioni per l’uso e le indicazioni di sicurezza riportate sul contenitore della vernice.

- Proteggere il suolo dove si opera coprendolo con teli o fogli di giornale.

- I pennelli e le attrezzature utilizzate per verniciare devono essere lavate immediatamente dopo l’uso.
Si raccomanda di non versare nell’ambiente e/o negli scarichi il solvente o l’acqua usati per pulire gli attrezzi, ma di lasciarli in un contenitore idoneo a contenerli fino alla loro completa evaporazione.

- Per lavorare comodamente, sistemare i pezzi da verniciare in posizione orizzontale su dei cavalletti mobili.

- I prodotti vernicianti vanno conservati ben sigillati nei contenitori originali, lontano dalla portata dei bambini, in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti di calore ed a temperatura ambientale superiore a 0° C.

 

I CONSIGLI UTILI

L’esperienza che serve per lavorare correttamente

- I prodotti protettivi per il legno da esterno (impregnanti e vernici) non hanno resistenza all’usura, ai graffi ed a tutte le sollecitazioni ai quali sono quotidianamente sottoposti un tavolo, un mobile o una sedia da cucina e quindi si sconsiglia l’uso di questi prodotti per il trattamento di mobili per interno.

- Una vernice per mobili non ha le caratteristiche necessarie per proteggere un manufatto di legno posto all’esterno della casa e quindi si sconsiglia l’uso di questi prodotti per il trattamento di porte e finestre.

- Una vernice per parquet non ha le caratteristiche necessarie per proteggere una superficie di legno posto all’esterno della casa e quindi si sconsiglia l’uso di questi prodotti per il trattamento di pedane e pavimentazioni da giardino.

- Agitare e mescolare bene il prodotto prima e durante l’uso. Tutti i prodotti sono formulati miscelando più materie prime che, essendo differenti per natura, con il passare del tempo si vanno inevitabilmente a separare.

- Leggere sempre le caratteristiche del prodotto, le istruzioni per l’uso e le indicazioni di sicurezza riportate sul contenitore della vernice.

- Proteggere il suolo dove si opera coprendolo con teli o fogli di giornale.

- I pennelli e le attrezzature utilizzate per verniciare devono essere lavate immediatamente dopo l’uso.
Si raccomanda di non versare nell’ambiente e/o negli scarichi il solvente o l’acqua usati per pulire gli attrezzi, ma di lasciarli in un contenitore idoneo a contenerli fino alla loro completa evaporazione.

- Per lavorare comodamente, sistemare i pezzi da verniciare in posizione orizzontale su dei cavalletti mobili.

- I prodotti vernicianti vanno conservati ben sigillati nei contenitori originali, lontano dalla portata dei bambini, in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti di calore ed a temperatura ambientale superiore a 0° C.

COME PROTEGGERE IL LEGNO ESPOSTO ALL’ESTERNO

I consigli per trattare il legno “a regola d’arte”

- La massima protezione del legno per esterno si ottiene applicando tante mani di impregnante per quante ne può assorbire il legno stesso.
Il legno risulta saturo (e quindi protetto) quando l’ultima mano di impregnante applicato non riesce a penetrare, ma resta in superficie e rende quindi la superficie più lucida.
Solo dopo aver “saturato” il legno di impregnante, si può decidere se lasciare il legno lucido oppure applicare un prodotto cerato satinato per rendere l’aspetto della superficie cerata/satinata.

- Non è corretto applicare una vernice di finitura direttamente sul legno grezzo; prima della vernice bisogna applicare più mani di impregnante per quante ne può assorbire il legno stesso.

- Il legno posto all’esterno deve essere verniciato e protetto in tutte le sue parti, specialmente sulle testate, i lati, le basi, le facciate a muro ed anche i punti che non sono “a vista” perché altrimenti, quando piove, il legno assorbe l’umidità e, muovendosi, comincia il degrado della vernice.

- Gli oggetti, i manufatti e le strutture di legno composti da più pezzi o parti devono essere verniciati singolarmente su tutti i lati prima dell’assemblamento ed anche dopo la messa in opera sulle parti a vista.

- Se possibile, effettuare la manutenzione applicando un prodotto uguale a quello già applicato in precedenza (a base acqua o a base solvente).
Nel caso in cui non si conosca la natura del trattamento originale, per una serie di motivazioni di natura tecnica, consigliamo l’applicazione di prodotti a base acqua.

- La levigatura del legno per esterno deve essere eseguita con carta o spugne abrasive.
Non usare la lana d’acciaio perché un eventuale residuo potrebbe arrugginire e quindi rovinare il trattamento di verniciatura.

- Il legno da esterno, per essere protetto, deve assorbire bene l’impregnante e quindi si sconsiglia di carteggiare il legno grezzo con un abrasivo fine (ottimale la carta abrasiva grana 180).
- In fase di manutenzione è importante verificare la condizione del legno per capire come intervenire correttamente.
Per avere la garanzia che la superficie sia veramente pulita, consigliamo di effettuare un passaggio leggero con una carta vetrata fine (grana 320).
Questa azione, oltre ad eliminare qualsiasi residuo di sporco, permette anche di capire la condizione reale del legno e della vernice.
Passando la carta vetrata in modo uniforme sulla superficie spesso accade che in alcuni punti (solitamente le parti più esposte al sole ed alle intemperie) la pellicola superficiale si sbricioli. Questo significa che la vernice appariva ancora idonea in superficie ma in realtà aveva già perso le caratteristiche di tenuta sul legno.
Questo aspetto è importante perché non serve a nulla applicare una mano di vernice sulla superficie che si è già deteriorata in profondità.

- Il legname già impregnato in autoclave, essendo di colore verdastro, non prende il colore dell’impregnante come il legno grezzo naturale. Solo alcuni mesi dopo l’applicazione (quando il legno perde il colore verdastro), il legno comincia ad avere un colore simile alla tonalità dell’impregnante applicato.

- I nostri impregnanti colorati sono formulati con pigmenti trasparenti; questa caratteristica consente una colorazione omogenea della superficie e fa risaltare le caratteristiche sfumature del legno senza coprire le venature naturali.

- Tutti i prodotti per esterno contengono dei particolari filtri e quindi proteggono il legno dal degrado causato dai raggi U.V. (anche la versione trasparente è resistente ai raggi U.V.).


 

QUANTO PUÒ DURARE NEL TEMPO UN TRATTAMENTO DI VERNICIATURA?

Purtroppo non è possibile indicare quanto tempo può durare un trattamento di verniciatura del legno esposto all’esterno perché ci sono diverse variabili che determinano la tenuta della vernice e quindi la durata nel tempo potrà variare sensibilmente.
E' ovviamente fondamentale la qualità della vernice ma ci sono anche altri aspetti che possono fare la differenza. Ci sono 2 fattori che sono particolarmente importanti: il tipo di legno ed il luogo dove è posizionato il manufatto.

 
- Tipo di legno
In Italia, le essenze di legno impiegate per realizzare i serramenti e le strutture per esterno sono principalmente le 3 che si trovano nel nostro Bel Paese: abete, larice e castagno.
L’abete ed il larice hanno un aspetto simile (il larice è più rossiccio dell’abete) ma, date le loro caratteristiche naturali, quando sono esposti all’esterno hanno una durata nel tempo diversa perché il larice è particolarmente resistente alle intemperie, è più stabile e quindi meno soggetto a "muoversi" per causa dell'esposizione agli agenti atmosferici.
Quindi, lo stesso trattamento di verniciatura (Esempio 3 mani di impregnante noce chiaro), avrà una durata nel tempo superiore su legno di larice rispetto al legno di abete.
 
- Posizione ed esposizione
Uno degli aspetti importanti che determina la durata nel tempo del trattamento di verniciatura è senza dubbio la posizione cardinale e l’eventuale esposizione del legno alle intemperie.
I serramenti di una casa sono fatti dello stesso tipo di legno e sono verniciati con la stessa vernice ma, dopo  alcuni mesi di esposizione, inevitabilmente si nota una sostanziale differenza del loro stato.
I serramenti che sono posizionati verso sud o sud-ovest e che quindi sono esposti per parecchie ore del giorno al calore del sole ed alla forza dei raggi U.V, appaiono molto più degradati rispetto ai serramenti che sono rivolti verso nord o nord-est.
Questa differenza è ancora più evidente quando il legno è esposto alle intemperie perché gli sbalzi violenti di temperatura e di umidità fanno muovere il legno e, di conseguenza, causano il degrado del trattamento di verniciatura.
 
- La reale tenuta del prodotto
Riportiamo qui di seguito i risultati di un test che abbiamo fatto in condizioni che pensiamo siano in assoluto le peggiori e quindi riteniamo che sia anche la tenuta minima che possiamo garantire:
listello di abete (spessore 9 mm - larghezza 9 cm - altezza 100 cm), posizionato in verticale/perpendicolare al terreno, rivolto a sud-ovest, senza alcuna copertura o protezione dalle intemperie, data di esposizione all’esterno 25 Settembre 2014.
Prodotto applicato Legnosan noce medio – impregnante acrilico a base acqua
· La parte trattata con 2 mani di impregnante ha cominciato a degradarsi 26 mesi dopo l’esposizione.
· La parte trattata con 3 mani di impregnante ha cominciato a degradarsi 43 mesi dopo l’esposizione.
· La parte trattata con 4 mani di impregnante ha cominciato a degradarsi 58 mesi dopo l’esposizione.
N.B. Per degrado si intende la perdita del colore.
 

Purtroppo si trovano in commercio diversi prodotti vernicianti che garantiscono la durata nel tempo per diversi anni (da 5 a 10 in relazione alla qualità del prodotto stesso).
Riportiamo qui di seguito i risultati di un test che abbiamo fatto in condizioni che pensiamo siano in assoluto le peggiori e quindi riteniamo che sia la reale tenuta del prodotto:
listello di abete (spessore 9 mm - larghezza 9 cm - altezza 100 cm), posizionato in verticale/perpendicolare al terreno, rivolto a sud-ovest, senza alcuna copertura dalle intemperie, data di esposizione all’esterno 25 settembre 2014.
Prodotto applicato: impregnante acrilico a base acqua colore noce scuro – garantito dal produttore per 6 anni di durata applicando 2/3 mani del prodotto.
· La parte trattata con 4 mani di impregnante ha cominciato a degradarsi 39 mesi dopo l’esposizione.
N.B. Per degrado si intende la perdita del colore.

 

COME PROTEGGERE IL LEGNO ESPOSTO ALL’ESTERNO

I consigli per trattare il legno “a regola d’arte”

- La massima protezione del legno per esterno si ottiene applicando tante mani di impregnante per quante ne può assorbire il legno stesso.
Il legno risulta saturo (e quindi protetto) quando l’ultima mano di impregnante applicato non riesce a penetrare, ma resta in superficie e rende quindi la superficie più lucida.
Solo dopo aver “saturato” il legno di impregnante, si può decidere se lasciare il legno lucido oppure applicare un prodotto cerato satinato per rendere l’aspetto della superficie cerata/satinata.

- Non è corretto applicare una vernice di finitura direttamente sul legno grezzo; prima della vernice bisogna applicare più mani di impregnante per quante ne può assorbire il legno stesso.

- Il legno posto all’esterno deve essere verniciato e protetto in tutte le sue parti, specialmente sulle testate, i lati, le basi, le facciate a muro ed anche i punti che non sono “a vista” perché altrimenti, quando piove, il legno assorbe l’umidità e, muovendosi, comincia il degrado della vernice.

- Gli oggetti, i manufatti e le strutture di legno composti da più pezzi o parti devono essere verniciati singolarmente su tutti i lati prima dell’assemblamento ed anche dopo la messa in opera sulle parti a vista.

- Se possibile, effettuare la manutenzione applicando un prodotto uguale a quello già applicato in precedenza (a base acqua o a base solvente).
Nel caso in cui non si conosca la natura del trattamento originale, per una serie di motivazioni di natura tecnica, consigliamo l’applicazione di prodotti a base acqua.

- La levigatura del legno per esterno deve essere eseguita con carta o spugne abrasive.
Non usare la lana d’acciaio perché un eventuale residuo potrebbe arrugginire e quindi rovinare il trattamento di verniciatura.

- Il legno da esterno, per essere protetto, deve assorbire bene l’impregnante e quindi si sconsiglia di carteggiare il legno grezzo con un abrasivo fine (ottimale la carta abrasiva grana 180).
- In fase di manutenzione è importante verificare la condizione del legno per capire come intervenire correttamente.
Per avere la garanzia che la superficie sia veramente pulita, consigliamo di effettuare un passaggio leggero con una carta vetrata fine (grana 320).
Questa azione, oltre ad eliminare qualsiasi residuo di sporco, permette anche di capire la condizione reale del legno e della vernice.
Passando la carta vetrata in modo uniforme sulla superficie spesso accade che in alcuni punti (solitamente le parti più esposte al sole ed alle intemperie) la pellicola superficiale si sbricioli. Questo significa che la vernice appariva ancora idonea in superficie ma in realtà aveva già perso le caratteristiche di tenuta sul legno.
Questo aspetto è importante perché non serve a nulla applicare una mano di vernice sulla superficie che si è già deteriorata in profondità.

- Il legname già impregnato in autoclave, essendo di colore verdastro, non prende il colore dell’impregnante come il legno grezzo naturale. Solo alcuni mesi dopo l’applicazione (quando il legno perde il colore verdastro), il legno comincia ad avere un colore simile alla tonalità dell’impregnante applicato.

- I nostri impregnanti colorati sono formulati con pigmenti trasparenti; questa caratteristica consente una colorazione omogenea della superficie e fa risaltare le caratteristiche sfumature del legno senza coprire le venature naturali.

- Tutti i prodotti per esterno contengono dei particolari filtri e quindi proteggono il legno dal degrado causato dai raggi U.V. (anche la versione trasparente è resistente ai raggi U.V.).


 

QUANTO PUÒ DURARE NEL TEMPO UN TRATTAMENTO DI VERNICIATURA?

Purtroppo non è possibile indicare quanto tempo può durare un trattamento di verniciatura del legno esposto all’esterno perché ci sono diverse variabili che determinano la tenuta della vernice e quindi la durata nel tempo potrà variare sensibilmente.
E' ovviamente fondamentale la qualità della vernice ma ci sono anche altri aspetti che possono fare la differenza. Ci sono 2 fattori che sono particolarmente importanti: il tipo di legno ed il luogo dove è posizionato il manufatto.

 
- Tipo di legno
In Italia, le essenze di legno impiegate per realizzare i serramenti e le strutture per esterno sono principalmente le 3 che si trovano nel nostro Bel Paese: abete, larice e castagno.
L’abete ed il larice hanno un aspetto simile (il larice è più rossiccio dell’abete) ma, date le loro caratteristiche naturali, quando sono esposti all’esterno hanno una durata nel tempo diversa perché il larice è particolarmente resistente alle intemperie, è più stabile e quindi meno soggetto a "muoversi" per causa dell'esposizione agli agenti atmosferici.
Quindi, lo stesso trattamento di verniciatura (Esempio 3 mani di impregnante noce chiaro), avrà una durata nel tempo superiore su legno di larice rispetto al legno di abete.
 
- Posizione ed esposizione
Uno degli aspetti importanti che determina la durata nel tempo del trattamento di verniciatura è senza dubbio la posizione cardinale e l’eventuale esposizione del legno alle intemperie.
I serramenti di una casa sono fatti dello stesso tipo di legno e sono verniciati con la stessa vernice ma, dopo  alcuni mesi di esposizione, inevitabilmente si nota una sostanziale differenza del loro stato.
I serramenti che sono posizionati verso sud o sud-ovest e che quindi sono esposti per parecchie ore del giorno al calore del sole ed alla forza dei raggi U.V, appaiono molto più degradati rispetto ai serramenti che sono rivolti verso nord o nord-est.
Questa differenza è ancora più evidente quando il legno è esposto alle intemperie perché gli sbalzi violenti di temperatura e di umidità fanno muovere il legno e, di conseguenza, causano il degrado del trattamento di verniciatura.
 
- La reale tenuta del prodotto
Riportiamo qui di seguito i risultati di un test che abbiamo fatto in condizioni che pensiamo siano in assoluto le peggiori e quindi riteniamo che sia anche la tenuta minima che possiamo garantire:
listello di abete (spessore 9 mm - larghezza 9 cm - altezza 100 cm), posizionato in verticale/perpendicolare al terreno, rivolto a sud-ovest, senza alcuna copertura o protezione dalle intemperie, data di esposizione all’esterno 25 Settembre 2014.
Prodotto applicato Legnosan noce medio – impregnante acrilico a base acqua
· La parte trattata con 2 mani di impregnante ha cominciato a degradarsi 26 mesi dopo l’esposizione.
· La parte trattata con 3 mani di impregnante ha cominciato a degradarsi 43 mesi dopo l’esposizione.
· La parte trattata con 4 mani di impregnante ha cominciato a degradarsi 58 mesi dopo l’esposizione.
N.B. Per degrado si intende la perdita del colore.
 

Purtroppo si trovano in commercio diversi prodotti vernicianti che garantiscono la durata nel tempo per diversi anni (da 5 a 10 in relazione alla qualità del prodotto stesso).
Riportiamo qui di seguito i risultati di un test che abbiamo fatto in condizioni che pensiamo siano in assoluto le peggiori e quindi riteniamo che sia la reale tenuta del prodotto:
listello di abete (spessore 9 mm - larghezza 9 cm - altezza 100 cm), posizionato in verticale/perpendicolare al terreno, rivolto a sud-ovest, senza alcuna copertura dalle intemperie, data di esposizione all’esterno 25 settembre 2014.
Prodotto applicato: impregnante acrilico a base acqua colore noce scuro – garantito dal produttore per 6 anni di durata applicando 2/3 mani del prodotto.
· La parte trattata con 4 mani di impregnante ha cominciato a degradarsi 39 mesi dopo l’esposizione.
N.B. Per degrado si intende la perdita del colore.

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